5 COSE CHE STRESSANO IL VEGANO MEDIO

Pace, amore e…stress! Ammetti che fare la spesa a volte è una vera fatica e che quando la zia ti invita alla cresima della cugina entri già in stato d’ansia… ma sappi, caro vegano, che non sei solo: capita alla maggior parte di noi. E soprattutto, il rimedio è dietro l’angolo!

1-Fare la spesa

Sembra complesso ed effettivamente un po’lo è. Ecco perchè il vegano tipico è spesso in difficoltà quando si tratta di riempire il carrello:
-dove lo trovo il tempeh? E soprattutto, lo troverò?
-cos’è l’E125 che non mi ricordo?
-lo stracchino di riso sarà nel reparto formaggi o in quello bio?
-niente olio di palma, niente margarina, niente additivi, colorantinti… eh ma non c’è che si possa comprare.
-no caro promoter, l’assaggino di salame no grazie. Che poi comunque sono le 10 di mattina, dai!
Ma non impanicarti,  qui qualche dritta per fare bene la spesa.

2-Starò bene?

Sì. Però a volte capita che i genitori, gli amici, coloro che si preoccupano per te abbiano qualche perplessità rispetto alla salubrità della tua scelta e che te lo facciano notare continuamente. E allora fagociti ogni tipo di informazione sull’alimentazione vegana: abbinamenti, proprietà di ogni seme sulla terra, cuoci tutto al vapore, frutta secca tutti i giorni e compri l’estrattore.
Tutto bene, ma non stai forse esagerando? Keep calm e ogni tanto non pensare: mangia solo quello che ti
piace.

3-Nuovi colleghi, vecchi problemi.

Si mangia tutti insieme nella saletta adibita, al quinto giorno che non vedono il pollo si insospettiscono e poi capita che vedano lo yogurt di soia nel frigo e ti chiedono l’amicizia su Facebook per capire se è vero che sei strana. Nella migliore delle ipotesi ti tartasseranno di domande: da quanto, perchè, ma sei sicuro che, cosa mangi oggi, ma se avessi una gallina…?
Negli anni ho capito che è meglio non perdere la calma e rispondere chiaramente ma con un sorriso. Se poi è il collega a fare il fallo per primo, sentiti autorizzato ad intervenire una scivolata che punta dritta alla caviglia, roba da cartellino rosso.

4-La cresima della cugina

Qui c’è poco da fare,o va bene oppure è un disastro di quelli che il giorno dopo racconti ubriaca alle amiche insultando lo zio che ti faceva battute sulla caccia al fagiano. Pecche del ristorante oppure pecche del parentado, anche qui consiglio di non mostrarsi sofferenti se l’antipasto arriva dopo un’ora. Trova un alleato a tavola e coinvolgilo in cose più divertenti: commentare la prozia che ha sbagliato la tinta e uscire di tanto in tanto a fare due passi, per digerire il pasto degli altri.

5-La vacanza in hotel (senza neanche il mini-frigo)

La prima cosa: sappi che ci sono sempre le patatine fritte e i falafel. Ma sappi anche che c’è un posto dove poi vanno le persone come te: in palestra. E anche uno in cui non vanno per tutta la durata del soggiorno: il bagno.
Non senza un minimo di fatica, anche in questo caso si può evitare dell’inutile stress, seguendo questa mini-guida.

E alla fine c’è sempre chi ha problemi più grandi, come i caducisti. Non ti senti già meglio?

 

Immagine: shopping cart da Flickr, Creative Commons.

Immagine: stress free zone da Flickr, Creative Commons.

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